Messico. Odore di petrolio intorno alla misteriosa scomparsa di un'isola.

Di Patrice Gouy

Articolo pubblicato il 05.12.2008

La storia ha tutti gli ingredienti di un romanzo di spionaggio. Sei senatori di Azione Nazionale, il partito al potere, hanno richiesto entro un mese una relazione dettagliata, da parte del governo, sulla scomparsa misteriosa dell'isola Bermeja, situata al largo della costa dello Yucatan. La scomparsa di questa barriera corallina registrata nel 1997, ha permesso agli Stati Uniti di recuperare una zona marittima nel Golfo del Messico, in cui si trova un favoloso giacimento di petrolio. L'isola Bermeja è una scogliera di corallo che appartiene al Messico dal XVI secolo. Una pericolosa scogliera, conosciuta dai navigatori che la temono da diversi secoli.
Questa scogliera al centro del Golfo del Messico, era utilizzata per definire la divisione delle
acque territoriali tra il Messico e gli Stati Uniti. Ma tutto è cambiato il giorno in cui le compagnie petrolifere statunitensi hanno scoperto, in profondità, uno dei campi petroliferi più grandi del mondo.

Fabio Barbosa Cano, dell'istituto per la ricerca economica dell'UNAM, l'Università Nazionale Autonoma del Messico, ha spiegato in vari articoli che l'importanza di questa isola è stata essenziale per definire due zone: una di fronte il Texas occidentale e l'altra di fronte lo Yucatan, New Orleans e Cuba. Due aree il cui potenziale petrolifero è stimato a 22 miliardi di barili di greggio. La posizione dell'isola di Bermeja permetteva di definire il confine settentrionale del Messico e determinava la parte di petrolio di proprietà di ciascun paese.

Zona petrolifera di Hoyo de Dona, tenendo conto dell'isola di Bermeja. (Foto: Google Earth. Montage Patrice Gouy)

Accordo truffa

Ma il 9 giugno 2000 a Washington, i presidenti Ernesto Zedillo e Bill Clinton firmano, discretamente, un accordo su questa divisione. Piuttosto che difendere la sovranità del proprio territorio e le frontiere marittime, il governo messicano, che era alla fine del suo mandato (il Messico doveva eleggere un presidente il 2 luglio che metterà fine a 71 anni di potere da parte del PRI, il Partito Rivoluzionario Istituzionale), segna un accordo "truffa" con gli Stati Uniti, come sappiamo molto avidi, quando si tratta di petrolio. L'accordo Clinton-Zedillo cancella curiosamente l'isola di Bermeja da tutte le mappe e permette agli Stati Uniti di recuperare il 60% del petrolio della zona di Hoyo de Dona.

Zona petrolifera di Hoyo de Dona, senza tener conto dell'isola di Bermeja. (Foto: Google Earth)

Sparita con un colpo di bacchetta magica

L'accordo non comprende l'isola di Bermeja per una buona ragione ... l'isola non esiste più. Cinque mesi prima degli incontri sulla condivisione del petrolio nella zona, l'isola era già scomparsa. I documenti ufficiali che ne parlano sono "introvabili", o falsi, e i secoli della sua esistenza non sono più che la storia di pirati e corsari. L'opposizione di sinistra e un parlamentare del PAN, José Angel Conchello, presidente della commissione affari esteri del Senato, hanno chiesto spiegazioni, in particolare perché la società Reading e Bates Corp. sta scavando già nella zona, il che conferma un patto segreto. Purtroppo il senatore è morto nel frattempo, in un incidente automobilistico mai chiarito.

Per mettere fine alle la speculazioni, il governo messicano ha inviato una nave della Marina sul posto. Il comandante ha presentato un rapporto che rileva che nel punto geografico di latitudine 22 º 33 'N N e longitudine 91 ° 22'W, non vi è alcuna traccia di terra. I Sonar della sua barca, purtroppo, non sono abbastanza potenti (!!!) per sapere ciò che è accaduto e quindi bisognerebbe utilizzare un equipaggiamento molto sofisticato e costoso per un'inchiesta più.... approfondita.

Da allora, le autorità sono evasive su questa scomparsa, anche se l'isola appare ancora su molte carte marine basate su fonti emananti da parte della CIA, i servizi segreti americani.

Terremoto o dinamite

I geografi spiegano che le piccole isole possono a volte scomparire. I geologi fanno l'ipotesi di un crollo della piattaforma continentale, ma nessun dispositivo ha mai registrato una scossa sismica. Oggi il caso è "rimontato alla superficie" perché alcuni senatori di destra si chiedo se l'isola non è stata semplicemente fatta saltare. Da chi? Le speculazioni aumentano con l'intendo di prendere di mira i servizi segreti americani o messicani. Alcuni non escludono il coinvolgimento dei principali interessati: le imprese multinazionali del petrolio, perché l'enorme potenziale del deposito del Hoyo de Dona non ha mai fatto l'oggetto di negoziati trasparenti.

Illusioni perdute

Il presidente Ernesto Zedillo, che ora vive negli Stati Uniti e ha molte responsabilità di alto livello, è colpevole? In ogni caso, invece di difendere la sovranità nazionale, egli ha preferito trasformare l'Isola del Tesoro in un paradiso perduto per i messicani. L'isola di Bermeja è stata inghiottita in un pozzo di petrolio il cui sfruttamento avrebbe fornito 20 anni di ricchezza nazionale. I sei senatori del PAN vogliono avere il cuore netto, e sapere se della gente senza scrupoli ha ceduto una parte del territorio nazionale per un pugno di dollari al potente vicino.

Traduzione di Giuditta.

Articolo originale: http://www.rfi.fr/actufr/articles/108/article_75649.asp

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