Contro il cancro. La Pervinca del Madagascar.

 

traduzione di Giuditta

La pervinca del Madagascar o Catharanthus, della famiglia delle Apocinacee.
Pianta ornamentale in Europa, è originaria del Madagascar, col tempo si è diffusa su tutte le coste del Pacifico.

La storia del suo utilizzo.
I malgasci utilizzavano la pervinca per le sue proprietà di «coupe faim» (blocca fame) per diminuire l'appetito e calmare la fame, ma anche per le sue proprietà farmacologiche:
vermifughe, cura delle punture di insetti, disinfettante di ferite, anti-malariche e diuretiche.
In seguito, prima  a Noble (Canada) nel 1920, e poi a Svoboda (USA) nel 1957 alcune ricerche hanno dimostrato l'effetto anti-leucemico della pervinca.

Principio attivo.
La pervinca produce due principi attivi: la Vinblastina e la Vincristina, isolata tra il 1958 e il 1965, quando la sua azione anti-tumorale è stata dimostrata.
Queste molecole appartengono alla famiglia degli alcaloidi (eterocicli azotati).
Tutta la pianta è utilizzata e vengono estratte da una tonnellata di pervinca 1 g di vinblastina più 10 g di vincristina.
  
Le molecole di sintesi
La vinblastina può essere prodotta sinteticamente a partire di due composti naturali presenti nella pianta: la catarantina e la vindolina.
A partire della vinblastina il professor Potier e il suo team sintetizzano nel 1978 una molecola molto più efficace: la navelbina (ndt. o virnorelbine)

Modalità d'azione
Il cancro è una moltiplicazione incontrollata delle cellule. 
Un passo della divisione cellulare o mitosi, coinvolge la migrazione dei cromosomi lungo i filamenti (microtubuli composti di tubulina).

Le molecole derivate dal pervinca inibiscono l'assemblaggio della tubulina nei microtubuli: sono dei veleni per la mitosi.

Nel 1971il team del professor Potier, durante le sue ricerche, ha messo a punto un test per selezionare e identificare i prodotti che bloccano la divisione cellulare: il test della tubulina.

La vinblastina è particolarmente attiva nel trattamento della malattia di Hodgkin, la vincristina invece è attiva nella leucemia acuta dei bambini, mentre la navelbina è indicata nel trattamento dei tumori del polmone e della mammella.

Commenti

paolo ha detto…
Vedevo usare vincristina e vinblastina da studente e da neo-laureato a cavallo della metà degli Anni Settanta.
Non so se in Oncologia le usino ancora. Da allora me ne sono disinteressato. Comunque tali molecole non sono scevre da effetti collaterali e tutt'altro che risolutive in tali drammatiche patologie.

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