Bosnia. Bambini avvelenati dai vaccini "regalo" dell'UNICEF.


Titolo: L'influenza suina tra vaccini e corruzione internazionale

Su Rinascita Balcanica
Segnalazione di Free Machines

Come in tutto il mondo, l'influenza suina giunge anche nei Balcani, innescando i primi segnali di un terribile scandalo a sfondo umanitario. Il Ministero della salute serbo ha già acquistato migliaia di dosi dei vaccini contro l'influenza suina, scegliendo non a caso la Novartis, la società farmaceutica svizzera che ha monopolizzato la fornitura dei farmaci nelle zone colpite dalla pandemia. Dietro la mera distribuzione di farmaci, vi è però un mondo corrotto che baratta la vita delle persone con "benefit e viaggi premio" per i dottori e i funzioni della sanità pubblica.

Il mito della misteriosa influenza A-H1N1, o “influenza suina”, ha generato il panico in ogni parte del mondo. Scoperto in Messico, il virus si è diffuso in altri Paesi subendo una mutazione resistente alle medicine “miracolose”, come il Tamiflu e i vaccini proposti dalle varie lobbies farmaceutiche. Molti esperti confermano che si tratta di un virus creato nei laboratori per far guadagnare le stesse lobbies, come spiega la giornalista austriaca Jane Burgermeister. La Burgermeister lancia un'accusa contro l'Organizzazione Mondiale della Salute e le Nazioni Unite, così come le alte cariche delle organizzazioni farmaceutiche e dei governi, tra cui lo stesso Presidente americano Barak Obama. L'accusa è di pianificazione della distruzione di massa. La stessa giornalista indirizza l'accusa anche alle compagnie Baxter e Avir per i vaccini avvelenati. Questo ci riporta a ciò che è avvenuto in Bosnia, nell'aprile 2009, quando dei bambini sono stati avvelenati dai vaccini donati dall'UNICEF. Una storia mostruosa, dietro la quale si nascondono gli uomini del profitto e del denaro, che circola sempre tra Federal Reserve, WHO, UN e NATO, insomma coloro che guadagnano dalle guerre, dalle malattie e dalla povertà della gente. In quest'ambito, rientra anche la storia in cui sono coinvolti medici di Croazia, Serbia, Slovenia e Albania, corrotti dallazienda farmaceutica Novartis, pur di inserire i suoi medicinali sul mercato farmaceutico dei Balcani e nelle strutture ospedaliere.

La documentazione di questo scandalo è stato depositato presso il Tribunale di Zurigo, di cui ne era a conoscenza lo stesso direttore della Novartis, Daniel Vasel. Gli ispettori interni dell'azienda svizzera di Basel e della filiale in Slovenia sapevano della corruzione già dal 2007. Tutte le famiglie dei dottori venivano pagati con viaggi e vacanze a Dubrovnik: così sono stati corrotti oncologi serbi e i funzionari della salute albanesi. L'Avvocato sloveno, Zoran Hajtnik, ha denunciato al tribunale di Lubiana e agli organi internazionali per la lotta contro la corruzione che, durante il 2002, tre dottori della clinica di oncologia di Belgrado, tra cui Zoran Bekic, Zoran Tomasevic, sono stati pagati con 10.000 euro per inserire nel protocollo della clinica il medicinale 'Aredia'. I media sloveni non hanno fatto i nomi dei 15 dottori che con i loro familiari hanno goduto dei viaggi a Dubrovnik, né il nome del Ministro della salute albanese, pagato con 3.000 euro dalla Novartis, tramite la filiale “Novartis pharma services”, per mettere il medicinale “Glivec” sulla lista dei farmaci consentiti. Lo stesso hanno fatto i dottori sloveni accettando il farmaco Ehiade e portando famiglie e amici ai simposium a Dubrovnik. In questo modo, questi luminari della medicina hanno venduto il Desferal come farmaco nuovo, 15 volte più costoso di quello già usato negli ospedali. A pensarci bene le destinazioni per i dottori serbi erano migliori, come Thailandia, Brasile, Cina, Florida, dove partecipavano ai “congressi” offerti dalle aziende farmaceutiche.
D'altro canto, la corruzione in tale campo non è un fatto esclusivo dei Paesi Balcanici ma anche della EU stessa. In Germania, come si legge nel giornale tedesco Spiegel, è in corso il processo che coinvolge 480 dottori per i regali ricevuti dalla Concern Tromsdorf. Un dottore, che ha prescritto il medicinale almeno 5 volte poteva scegliere tra un Ipod e un televisore al plasma. Per 7 ricette si offriva un lettore dvd e per 14 un navigatore satellitare, con 18 ricette la scelta era tra un laptop e pc con stampante.

La storia tra medicina e corruzione continua con cifre esorbitanti per i weekends, regali, vacanze e congressi. “Che le aziende farmaceutiche comprino i dottori non è un fatto nuovo. Tutto viene fatto sempre più alla luce del sole. Ai dottori vengono pagati viaggi per partecipare ai miglior congressi mondiali, il cui costo si aggira intorno ai 10.000 euro. Vengono organizzate presentazioni dei loro lavori scientifici, pagando dai 500 ai 700 euro per un intervento che dura dieci minuti”, dichiara uno dei dottori di una clinica privata a Belgrado, il quale sottolinea come le pressioni siano molte, sopratutto nei confronti dei direttori delle cliniche, dei primari nei reparti di oncologia, ginecologia, cardiologia e diabetologia. Non è, poi, strano che nell'elenco dei dottori partecipanti al congresso, sia presente in aula solo 1 su 10 degli invitati, e tutti gli altri a fare shopping. Shopping di medicinali, senza alcuna preoccupazione delle controindicazioni che tali farmaci provocano sui pazienti già indeboliti dalla malattia. Tuttavia, secondo il Ministero della Salute serbo, la legge consente che l'azienda farmaceutica provveda alle spese di viaggio dei dottori per il congresso o all'onorario per il lavoro svolto. L'Albo dei dottori ritiene che il problema sia molto complesso, essendo stato redatto su tale tema un documento con cui si disciplina l'organizzazione dei congressi con fine educativo, specificando che non possono essere organizzati dalle case farmaceutiche.

Ciononostante, nulla ha fermato il Ministro della salute serbo nell'acquisto di migliaia di dosi dei vaccini dell'influenza suina, scegliendo non a caso la Novartis, perché "nel corso della gara di appalto, ha presentato la documentazione più completa”. E così il Ministero della salute serbo ha ordinato 3 milioni di dosi di vaccino dalla Novartis, escludendo così il vaccino preparato in patria e prodotto dall'Istituto Malattie Infettive di Torlak, a Belgrado, considerato uno dei migliori per la qualità dei suoi sieri, senza controindicazioni pericolose e additivi, indicato per i soggetti più a rischio come donne incinte, bambini e pazienti con malattie croniche. Inoltre, il vaccino della Torlak costa la metà. Il Ministro polacco, Eva Kopac, diveramente da quanto deciso dal Ministro della salute serbo, è diventata un'eroina "per una sola notte" dopo aver rifiutati i vaccini offerti dalle grandi società farmaceutiche. "Non autorizzerò dei vaccini che potrebbero causare più morti della stessa influenza”, aveva affermato. Si tratta infatti di un vaccino testato solo su 160 volontari tra i 20 e i 60 anni di cui nessuno infetto. Le statistiche pubbliche hanno dimostrato finora che sui 42 milioni di persone vaccinate, sono state registrate 750 controindicazioni, mentre nessuno ha parlato, in modo approfondito, dei casi di sindrome Guillen Barre a seguito delle vaccinazioni avvenute in Francia. La mutazione del virus resistente al Tamiflu esisteva già in Brasile, Cina ,Giappone, Messico, Ucraina, USA, Norvegia e Gran Bretagna. Quel tipo di virus entra a fondo nel sistema respiratorio e provoca gravi problemi. Novartis, Sanofi Aventis e Glaxo Smith Clain approfittano del panico, della disinformazione e dell'ignoranza della massa, dimostrandosi addirittura dei filantropi e donando le dosi alle popolazioni più povere del mondo. Sarà una donazione come nel caso dei vaccini avvelenati in Bosnia, in nome della loro opera “umanitaria”?

La sola pediatra dell'ospedale Starigrad a Belgrado, la dottoressa Micovic ha caldamente sconsigliato il vaccino, se non prescritto dal registro pubblico dei medicinali. "Non sono d'accordo con la vaccinazione contro la nuova influenza perché l`immunità ad esso dovrebbe svilupparsi in natura, per essere più forte. Vaccinarsi non significa esserne totalmente immuni. Per questo credo che i bambini sani debbano sviluppare naturalmente le loro difese immunitarie. Credo che ogni genitore debba decidere se vaccinare o no il proprio figlio. Ai genitori spiego sempre che il vaccino è solo uno dei modi per evitare la malattia ma sicuramente non l'unico. L`immunità aumenta grazie ai cibi sani, l'attività fisica e l'igiene, afferma la pediatra. Ma come sempre, in tutti i mercati in cui manca un prodotto sicuro, cresce il mercato nero che offre a cifre esorbitanti roba di qualità discutibile. I dottori serbi che viaggiano all'estero portano nelle loro valigie un vaccino dal costo di soli 7 euro, e forse dimenticano che i vaccini devono essere conservati in condizioni ottimali, alla giusta temperatura. Il vaccino contiene una componente chiamata MF-59, che provoca malattie di natura autoimmune come la sclerosi multipla, lupus e artriti reumatoidi. Il vaccino può avere anche effetti collaterali simili alla sindrome della guerra del golfo. Il sistema immunitario che colpisce è quello più forte, ed è questa la ragione per cui i casi mortali sono maggiori tra i giovani e non tra coloro che hanno un sistema immunitario più debole. Wayne Madsen, ex colonnello dei Marins, ora giornalista investigativo come Jane Burgermeister, conferma, sulla base delle dichiarazioni tratte dall' ONU, che il virus H1N1 è geneticamente prodotto come arma biologica. Ed è qui che salgono sul palcoscenico i grandi mercanti come Novartis che - e non dobbiamo dimenticarlo - è controllata dall'ex cartello farmaceutico dei nazisti di IG Farben, dall'oscuro passato collegato con gli esperimenti effettuati nel campo di concentramento di Auschwitz. Strane coincidenze che ritornano dal passato...

di Biljana Vukicevic

Commenti

Post popolari in questo blog

Semi di albicocca contro i tumori

Elenco dei prodotti israeliani da boicottare

Vaccino obbligatorio? Cosa fare per neutralizzarlo.

Mio figlio ha sempre cerchi scuri sotto gli occhi, perché?

Romina Power: "Dico no ai vaccini e vi spiego perché"

Chemtrails. Chiudono la bocca alla vera informazione