Autismo: relazione disordini neurocomportamentali con cause ambientali e mercurio.

 
Presa di posizione del presidente dell'Ordine Nazionale dei Biologi


Il Presidente della Commissione Ambiente dell'Ordine nazionale dei Biologi prende posizione e mette in relazione i disordini neurocomportamentali a cause ambientali. Finisce anche in Italia l'era della genetica e delle cause psicologiche e finalmente si inizia ad affrontare l'autismo come una malattia con possibili cause tossiche.
Il problema delle polveri sottili in eccesso nell'aria non riguarda più soltanto i grandi centri urbani. Sono 44 le città italiane con più di 35 giorni l'anno di superamento delle soglie di concentrazione nell'aria di PM10, ozono e altre molecole generate dalla combustione di derivati del petrolio. In testa alla classifica delle città più inquinate ci sono Torino, 118 giorni, poi Milano, 103 e Verona (98). Gli effetti di questi dati si riscontrano in molti studi, particolarmente rilevanti sono i danni subiti dai bambini.
Spiega Franco Scicchitano, presidente della Commissione ambiente dell'ordine nazionale dei biologi: «Centomila sostanze di sintesi potenzialmente cancerogene sono registrate nella sola EU, ma i composti immessi dall'uomo nell'ambiente si contano a milioni. Sconosciuti gli effetti sulla salute per quasi tutti. Manca la ricerca sugli effetti cocktail delle sostanze. Ancora, gli attuali test sulla tossicità raramente includono le funzioni neurocomportamentali. Ed è proprio su questo aspetto che sta emergendo un ulteriore problema causato dall´inquinamento ambientale, la pandemia silente di disturbi mentali infantili»
.
«Ad esempio - conclude Scicchitano - per alcune forme di autismo e di ritardo mentale è ben chiara la relazione con l'esposizione fetale e nella prima infanzia ad alcuni composti chimici industriali dispersi nell'ambiente. Ma la ricerca scientifica sta anche dimostrando che il mercurio, a bassi livelli di esposizione, può avere effetti sub-clinici, ma tangibili, come una diminuita intelligenza, deficit di attenzione, di coordinazione motoria e aumentata aggressività, con problemi a scuola e diminuita produttività economica da adulti».

EmergenzAutismo si augura che questo nuovo modo di guardare ai disordini del neurosviluppo possa finalmente portare anche in Italia a nuovi trattamenti che prevedano interventi medici, volti al ripristino di capacità biologiche quali la digestione corretta dei cibi e l'espulsione delle tossine accumulate. Queste cure sono oggi negate ai nostri figli, essendo la loro malattia purtroppo considerata senza speranza perchè di origine genetica. Fortunatamente la Scienza dimostra oggi che non è necessariamente così.

Fonti: http://lists.peacelink.it/dirittiglobali/2011/12/msg00006.html
http://www.emergenzautismo.org/content/view/1016/84/

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