Grecia, il Cavallo di Troia del colpo di stato della Commissione Trilaterale?

http://tuttouno.blogspot.com/2010/05/ue-e-nwo-il-nuovo-simbolo-illuminante.htmlLa Grèce a-t-elle été le cheval de Troie d’un coup d’Etat sur l’Europe orchestré par la Commission Trilatérale ?
di Mecanopolis e Antoine Decaen- 18 mai 2010
traduzione di Giuditta

Due giorni prima del vertice UE l'8 e il 9 maggio, la Commissione Trilaterale si è riunita in Irlanda, per creare il "piano di salvataggio" di 750 miliardi destinati ai paesi della zona euro, in cambio della loro resa.
"Solo una centralizzazione del potere economico potrebbe permettere all'Europa di continuare." 
Paul  Volcker, consigliere del presidente Obama, Commissione Trilaterale, maggio 2010
L'intera zona euro è ormai sotto amministrazione fiduciaria delle élite europee. Questa misura entrerà in vigore all'inizio del 2011, come ha riferito ieri sera, durante una riunione d'emergenza, il presidente della Commissione europea,  José Manuel Barroso, secondo il quale si tratta di una "condizione sine qua non". Jean-Claude Juncker, capo dell'Eurogruppo,  ha aggiunto che questa misura è "onesta". Tutto indica che la Grecia è stata il cavallo di Troia del colpo di stato, orchestrato dalla Commissione Trilaterale.

Riunione della Commissione Trilaterale a Dublino

Il primo ministro irlandese, Brian Cowen, ha pronunciato il discorso della la riunione inaugurale della Commissione Trilaterale (1), presso Hotel Four Seasons a Dublino il 6 maggio scorso, in presenza di 200 influenti rappresentanti del mondo politico e finanziario, come Paul Adolph Volcker, ex capo della Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed) e consigliere attuale del presidente Barack Obama come direttore del "Consiglio per la ricostruzione economica ".
 
"Gli Stati devono adottare misure fiscali per calmare i mercati", ha dichiarato Cowen in particolare, prima di riconoscere che la costituzione di un governo economico richiederà una rapida modifica dei trattati europei, precisando che la Germania sarebbe pronta a mettere in gioco tutto il suo peso per muoversi in questa direzione.
 
Da parte sua, Paul Volcker ha detto che "solo una centralizzazione del potere economico consentirebbe all'Europa di andare avanti".
 
Nessun "media ufficialmente autorizzato" ha riportato la notizia di questa riunione della Commissione Trilaterale, ad eccezione di alcuni giornali irlandesi, tra cui Independant.ie (2)

Chi beneficia dei 750 miliardi del "piano di salvataggio"?

Questo particolare dispositivo permette soprattutto di sostenere, a monte, le banche europee coinvolte nel debito greco, mettendo "olio negli ingranaggi", in modo da evitare che il motore rallenti più del necessario. E' in effetti utile di far "cadere" l'euro verso il basso fino a raggiungere la parità con il dollaro e permettere (con la scusa di "soddisfare i mercati", come consigliato da Brian Cowen), l'istituzione di misure d'austerità simili a quelle imposte alla Grecia nelle ultime settimane (l'abbandono dei sistemi sociali, l'aumento delle tasse, riduzione dei salari, più ore di lavoro, ecc.). Questi 750 miliardi nei fondi europei  non esistono quindi si dovranno prendere in prestito sui mercati finanziari per offrirli agli Stati che poi li regaleranno alle banche.

L'euro è davvero in pericolo?

La nuova politica monetaria della Banca centrale europea (BCE) dovrebbe contribuire ulteriormente a indebolire l'euro, poiché adesso è autorizzata ad far uso della stampa di carta moneta "ad iosa". Nonostante  Jean-Claude Trichet continui a ripetere che la BCE non ha nessuna intenzione di farlo, il lancio  ieri di un'operazione speciale di acquisizione di liquidità per compensare l'impatto inflazionistico dei suoi acquisti di titoli di Stato non serve ad altro. Un'informazione che ci è giunta al momento (3) ci dice che la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) consiglia di  anticipare l'adesione alla zona euro della Lettonia, Polonia e Ungheria al primo gennaio del 2011 invece del 2015. Giocano dunque  a spaventarci quando ci indicano che la moneta unica è in pericolo. Essa è solo in piena revisione, al fine di divenire più "competitiva".
In un adeguamento della loro propaganda, le fabbriche di disinformazione dei media vorrebbero ora farci credere che la caduta dell'euro è una opportunità per la gente, e questo al fine di placare le proteste che hanno cominciato a sollevarsi dappertutto
In realtà si tratta solo di seminare confusione nelle menti nel momento in cui l'élite europeista prepara una nuova serie di misure (le prime saranno annunciate venerdì dopo una riunione dell'Eurogruppo) al fine di assoggettare una volta per tutte le nazioni europee, soprattutto il Portogallo e la Spagna, per i quali le agenzie di rating non dovrebbero tardare a degradare il debito.

Naturalmente la caduta dell'euro fa comodo alla Germania, come abbiamo già indicato (4). Le sue esportazioni sono aumentate del 20,5% rispetto a marzo del 2009 e del 34,7% verso paesi extraeuropei. Ma riguardo la Francia è pura menzogna, fatta eccezione per i produttori come champagne, cognac e per i fabbricanti di borse. Le esportazioni francesi sono molto più dipendenti dei "grandi contratti" nel settore dei trasporti, militare e nucleare, e non beneficiano direttamente di una riduzione della moneta unica.
Al contrario, l'aumento del dollaro contro la moneta europea non mancherà di  bloccare i settori che dipendono da prodotti importati dalla zona del dollaro, tra cui il petrolio e le materie prime. Una prospettiva che sicuramente farà crollare ulteriore la crescita dei paesi della zona euro, e che avrà un impatto diretto sui posti di lavoro e il potere d'acquisto.
Ma non importa poiché, per i nostri governi, ogni giorno offre la possibilità di una nuova menzogna. Oggi, col pretesto dell'uguaglianza, ci dicono che è necessario ridurre le pensioni degli uomini, perché le loro pensioni sono superiori a quelli delle donne. Domani, ci diranno che dobbiamo ridurre quelle delle donne perché vivono più a lungo. In seguito, perché non privatizzare tutte le scuole? Perché non seguire l'esempio dei cinesi, che dormono sul luogo di lavoro. [ ... ]  Perché non pagare una tassa al momento della nascita, una specie di diritto alla vita, rinnovabile ogni trimestre, così come la tassa sui cani, come è già praticato in Germania? Perché non ci dicono, infine, di volta in volta la verità? Cioè che per lo stato, il cittadino è un male necessario. Tollerabile fino a quando è redditizio, ma molto disprezzabile quando non serve più.
In realtà, non è l'euro che è minacciato, ma bensì i popoli europei.
  
Note:
1. Quanto riguarda la Commissione Trilaterale si veda questo articolo 10 maggio 2010
2. L'eccellente blog 67 Remodel Ora descrive in dettaglio la gestione della crisi degli Stati e Science21 ha pubblicato numerosi articoli dedicati alla Bilderberg e alla Commissione Trilaterale.
3.Informazione di  Clovis Casadue su FLASH 

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