Le palestre dove crescono i “terroristi” di domani

MEDIO ORIENTE

PER RIFLETTERE INSIEME (Con l’ israeliano Uri Avnery, su Israele e Hamas)

“Con l’avvento di Hamas al potere, il governo israeliano ha ripescato in soffitta tutti i vecchi slogan utilizzati contro l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), cioè: è un organismo terrorista, non riconosce il diritto di Israele a esistere, il suo statuto chiede la distruzione di Israele....

Ma l'Hamas si è scrupolosamente astenuto da attacchi violenti per più di un anno. Arrivando al potere, non può rinnegare da un giorno all’altro la sua ideologia, ma più di una volta ha trovato il modo di far capire che sarebbe pronta a negoziare con Israele e a riconoscerne l’esistenza nei confini della 'linea verde'. Un governo interessato alla pace avrebbe afferrato l’opportunità e messo Hamas alla prova del negoziato. Il primo ministro Ehud Olmert ha deciso invece di interrompere tutti i contatti e di chiedere a Stati Uniti ed Europa di affamare i palestinesi fino alla sottomissione totale. Probabilmente, la solita regola si applicherà ancora: coloro che non vogliono Hamas avranno la Jihad islamica”.

[Da un articolo di Uri Avnery, ex-deputato del parlamento israeliano, giornalista e attivista di pace. Il testo è stato pubblicato nel maggio 2006, pochi mesi dopo le elezioni legislative palestinesi vinte da Hamas con circa il 60% dei consensi; la riflessione di Avnery sembra molto attuale in questi giorni, segnati dal timore di una nuova offensiva israeliana su larga scala nella Striscia di Gaza]

Da: http://www.misna.org/

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