COME GLI STATI ASSETATI DI SOLDI POSSONO CREARE IL PROPRIO CREDITO
DI ELLEN BROWN
webofdebt.com
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“Chi non applica nuovi rimedi dev'essere pronto a nuovi mali, perché il tempo è il più grande degli innovatori.”
– Francis Bacon
Febbraio 2009 la California si è salvata per un pelo dal fallimento quando il Governatore Arnold Schwarzenegger ha indossato il suo vestito da Terminator e ha messo in isolamento il Senato dello stato finché non si è arrivati alla firma di un bilancio molto controverso [1]. Se il voto non fosse andato a buon fine, lo stato si sarebbe ridotto a pagare i propri dipendenti con delle cambiali. La California, per il momento, ha evitato la bancarotta ma 46 dei 50 stati americani sono insolventi e nei prossimi due anni potrebbero richiedere l’avvio della procedura prevista dal Capitolo 9 sui fallimenti [2].
Uno dei quattro stati che non sono insolventi è un improbabile candidato per questo tipo di riconoscimento – il North Dakota. Come faceva osservare il mese scorso Charles Fleetham, un consulente di organizzazione aziendale del Michigan, in un articolo distribuito ai suoi mezzi d’informazione locali:
“Il North Dakota è uno stato scarsamente popolato con meno di 700.000 abitanti, conosciuto per il suo clima freddo, i suoi agricoltori isolati e un film di successo – Fargo. Eppure, per qualche ragione, resiste al cliché del mercato immobiliare secondo il quale il valore dell’abitazione aumenta in base alla zona in cui si trova. Dal 2000, il PIL dello stato è aumentato del 56%, i redditi personali sono cresciuti del 43% e i salari del 34%. Quest’anno lo stato ha un avanzo di bilancio di 1,2 miliardi di dollari!”
Che cos’ha lo stato del North Dakota che gli altri stati non hanno? Lo risposta sembra essere: una banca propria. In effetti, il North Dakota possiede l’unica banca del paese di proprietà statale. La legislatura dello stato ha costituito la Banca del North Dakota nel 1919.
il seguito dell'articolo QUI
– Francis Bacon
Febbraio 2009 la California si è salvata per un pelo dal fallimento quando il Governatore Arnold Schwarzenegger ha indossato il suo vestito da Terminator e ha messo in isolamento il Senato dello stato finché non si è arrivati alla firma di un bilancio molto controverso [1]. Se il voto non fosse andato a buon fine, lo stato si sarebbe ridotto a pagare i propri dipendenti con delle cambiali. La California, per il momento, ha evitato la bancarotta ma 46 dei 50 stati americani sono insolventi e nei prossimi due anni potrebbero richiedere l’avvio della procedura prevista dal Capitolo 9 sui fallimenti [2].
Uno dei quattro stati che non sono insolventi è un improbabile candidato per questo tipo di riconoscimento – il North Dakota. Come faceva osservare il mese scorso Charles Fleetham, un consulente di organizzazione aziendale del Michigan, in un articolo distribuito ai suoi mezzi d’informazione locali:
“Il North Dakota è uno stato scarsamente popolato con meno di 700.000 abitanti, conosciuto per il suo clima freddo, i suoi agricoltori isolati e un film di successo – Fargo. Eppure, per qualche ragione, resiste al cliché del mercato immobiliare secondo il quale il valore dell’abitazione aumenta in base alla zona in cui si trova. Dal 2000, il PIL dello stato è aumentato del 56%, i redditi personali sono cresciuti del 43% e i salari del 34%. Quest’anno lo stato ha un avanzo di bilancio di 1,2 miliardi di dollari!”
Che cos’ha lo stato del North Dakota che gli altri stati non hanno? Lo risposta sembra essere: una banca propria. In effetti, il North Dakota possiede l’unica banca del paese di proprietà statale. La legislatura dello stato ha costituito la Banca del North Dakota nel 1919.
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