Il ciarlatano che curava il cancro.
Esattamente come Reneè Caisse, Harry Hoxsey si ritrovò da giovane con in mano una formula di erbe in grado di curare il cancro. Esattamente come Reneè Caisse, Harry Hoxsey ha combattuto tutta la vita per riuscire a far riconoscere la validità del suo rimedio dalle autorità mediche americane.
A differenza della Caisse, però, Hoxsey aveva molti soldi, e non aveva paura di nessuno. Nessuno più di lui può quindi aver dato la misura degli ostacoli reali a cui vada incontro chiunque promuova un rimedio per il cancro fuori dai binari imposti dalla casta medica dominante.
Nel suo caso non bastò l’appoggio entusiasta di senatori, avvocati, giudici, giornalisti, predicatori e persino dottori, nè bastarono le ripetute sentenze che confermavano in tribunale la validità della cura, per superare l’ostacolo della F.D.A. - la Commissione Medicine e Alimenti - che dovrebbe proteggere il cittadino dalle frodi terapeutiche, e che invece froda il cittadino “proteggendolo” dalle terapie esistenti, negando la loro sperimentazione e autorizzazione.
Fa una certa impressione vedere già allora un’arroganza che conosciamo molto da vicino, ...
… e che sembra essere aumentata nel tempo, invece di diminuire man mano che gli anni denunciavano la progressiva incapacità dei dottori di trovare una cura per il cancro.
Il paradosso – come giustamente dice una battuta del film – è che fra i vari ciarlatani di allora Hoxsey fosse l’unico che curasse il cancro.
di Massimo Mazzucco su Luogocomune
Il sito “ufficiale” di Hoxsey (in inglese) QUI
Il libro di Giuseppe Nacci, “Mille piante per guarire dal cancro senza la chemio”, disponibile su MEDNAT descrive nel dettaglio la ricetta di Hoxsey, a pag. 303.
In italiano vedi anche: Cosa farei se avessi il cancro
A differenza della Caisse, però, Hoxsey aveva molti soldi, e non aveva paura di nessuno. Nessuno più di lui può quindi aver dato la misura degli ostacoli reali a cui vada incontro chiunque promuova un rimedio per il cancro fuori dai binari imposti dalla casta medica dominante.
Nel suo caso non bastò l’appoggio entusiasta di senatori, avvocati, giudici, giornalisti, predicatori e persino dottori, nè bastarono le ripetute sentenze che confermavano in tribunale la validità della cura, per superare l’ostacolo della F.D.A. - la Commissione Medicine e Alimenti - che dovrebbe proteggere il cittadino dalle frodi terapeutiche, e che invece froda il cittadino “proteggendolo” dalle terapie esistenti, negando la loro sperimentazione e autorizzazione.
Fa una certa impressione vedere già allora un’arroganza che conosciamo molto da vicino, ...
… e che sembra essere aumentata nel tempo, invece di diminuire man mano che gli anni denunciavano la progressiva incapacità dei dottori di trovare una cura per il cancro.
Il paradosso – come giustamente dice una battuta del film – è che fra i vari ciarlatani di allora Hoxsey fosse l’unico che curasse il cancro.
di Massimo Mazzucco su Luogocomune
Il sito “ufficiale” di Hoxsey (in inglese) QUI
Il libro di Giuseppe Nacci, “Mille piante per guarire dal cancro senza la chemio”, disponibile su MEDNAT descrive nel dettaglio la ricetta di Hoxsey, a pag. 303.
In italiano vedi anche: Cosa farei se avessi il cancro
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