Una libellula o un bicchiere: Addio zanzare!
Evviva, la zanzara non c’è più
Ha piovuto molto questa primavera in Monferrato. Sottoterra c’è un umido benefico per la vigna, i noccioli e le altre coltivazioni.Incrocio solo le dita perché non torni una grandinata violenta come quella del luglio scorso.
Ma la notizia che cambia la vita agli abitanti e ai turisti di queste meravigliose colline è che le zanzare praticamente non ci sono più. Si può stare all’aperto anche al tramonto e dopo; i concerti, le passeggiate, i ritrovi notturni non sono più funestati da assalti che rendevano necessarie fughe precipitose. Anche a Vercelli e a Casale Monferrato è finito il coprifuoco, ci stiamo riprendendo l’estate.
Il sollievo è grande perché le zanzare provenienti dalle risaie non costituivano un semplice fastidio, come ad esempio a Milano, ma una vera e propria piaga con implicazioni sanitarie e con danno grave al turismo e alle attività ricreative.
L’allarme lanciato cinque anni fa fondando l’associazione “La libellula”, insieme al compaesano Giampaolo Bardazza, ha suscitato un moto di consenso e partecipazione popolare. La Regione si è data una mossa pianificando meglio e intensificando i trattamenti. I risicoltori che allagano e prosciugano nella piana di fronte a noi, sperimentano nuovi tipi di bacilli finalmente efficaci. La Fondazione Crt ha finanziato l’allestimento di alcuni laghetti in cui si è ripopolata la specie preziosa delle libellule, divoratrici di zanzare. Poi, è inutile negarlo, ci ha aiutati la metereologia con escursioni termiche significative (l’ideale anche per il vino) e qualche gelata provvidenziale.
Fatto sta che con l’aiuto di tutti e un po’ di buona sorte quest’anno abbiamo realizzato l’enplein: tanta acqua e niente zanzare. E la soddisfazione più grande è che a ciò siamo pervenuti dopo miglioramenti già percepibili l’anno scorso grazie a una mobilitazione che l’ha avuta vinta sugli scettici.
Altri metodi ecologici:
Combattere le zanzare con mezzo bicchiere d'acqua.
OVITRAPPOLE
RANE E PESCI NELLE RISAIE, RONDINI E PIPISTRELLI
Ma la notizia che cambia la vita agli abitanti e ai turisti di queste meravigliose colline è che le zanzare praticamente non ci sono più. Si può stare all’aperto anche al tramonto e dopo; i concerti, le passeggiate, i ritrovi notturni non sono più funestati da assalti che rendevano necessarie fughe precipitose. Anche a Vercelli e a Casale Monferrato è finito il coprifuoco, ci stiamo riprendendo l’estate.
Il sollievo è grande perché le zanzare provenienti dalle risaie non costituivano un semplice fastidio, come ad esempio a Milano, ma una vera e propria piaga con implicazioni sanitarie e con danno grave al turismo e alle attività ricreative.
L’allarme lanciato cinque anni fa fondando l’associazione “La libellula”, insieme al compaesano Giampaolo Bardazza, ha suscitato un moto di consenso e partecipazione popolare. La Regione si è data una mossa pianificando meglio e intensificando i trattamenti. I risicoltori che allagano e prosciugano nella piana di fronte a noi, sperimentano nuovi tipi di bacilli finalmente efficaci. La Fondazione Crt ha finanziato l’allestimento di alcuni laghetti in cui si è ripopolata la specie preziosa delle libellule, divoratrici di zanzare. Poi, è inutile negarlo, ci ha aiutati la metereologia con escursioni termiche significative (l’ideale anche per il vino) e qualche gelata provvidenziale.
Fatto sta che con l’aiuto di tutti e un po’ di buona sorte quest’anno abbiamo realizzato l’enplein: tanta acqua e niente zanzare. E la soddisfazione più grande è che a ciò siamo pervenuti dopo miglioramenti già percepibili l’anno scorso grazie a una mobilitazione che l’ha avuta vinta sugli scettici.
Altri metodi ecologici:
Combattere le zanzare con mezzo bicchiere d'acqua.
OVITRAPPOLE
RANE E PESCI NELLE RISAIE, RONDINI E PIPISTRELLI
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