Kennedy. NWO, società segrete, crisi economica
Articolo di Vipom
Alcuni passi di un discorso di J.F.K. gettano un’ombra sinistra sull’intelligence americana del tempo.
Girando in rete alla ricerca di notizie su John Fitzgerald Kennedy, ucciso a Dallas in Texas il 22 Novembre del 1963 ufficialmente da un killer solitario, tale Harvey Oswald, mi sono fortunosamente imbattuto in un documento davvero sconvolgente che potrebbe essere la spia che in effetti non dovevano esserci buoni rapporti tra l’innovativo Presidente statunitense e i suoi più stretti collaboratori, specialmente quelli della sfera militare e dell’Intelligence.
Si tratta di alcuni passi salienti di un discorso pronunciato dallo sfortunato JFK il 27 Aprile del 1961, quindi circa due anni e mezzo prima di essere assassinato, al cospetto dei rappresentanti della carta stampata, riuniti presso l’Hotel Waldorf-Astoria di New York. E’ un discorso ovviamente centrato sull’analisi e sui pericoli che la Guerra Fredda comportava per gli Stati Uniti, e tuttavia alcuni passi, proprio quelli che riporto, sembrano alludere, oltre alla sfida acerrima con l’Unione Sovietica di allora, a qualcosa d’altro di assai oscuro e pericoloso.
Jk“La parola ‘segretezza’ è in sé ripugnante in una società libera e aperta e noi come popolo ci opponiamo storicamente alle società segrete, ai giuramenti segreti, alle procedure segrete. Abbiamo deciso molto tempo fa che i pericoli rappresentati da eccessi di segretezza e dall’occultamento dei fatti superano di gran lunga i rischi di quello che invece saremmo disposti a giustificare. Non c'è ragione di opporsi al pericolo di una società chiusa imitandone le stesse restrizioni. E non c’è ragione di assicurare la sopravvivenza della nostra nazione se le nostre tradizioni non sopravvivono con essa. Stiamo correndo un gravissimo pericolo, che si preannuncia con le pressioni per aumentare a dismisura la sicurezza, posta nelle mani di chi è ansioso di espanderla sino al limite della censura ufficiale e dell’occultamento. Non lo consentirò, fin dove mi sarà possibile. E nessun membro della mia Amministrazione, a prescindere dal suo alto o basso livello, civile o militare, dovrebbe interpretare queste mie parole come una scusa per imbavagliare le notizie, soffocare il dissenso, occultare i nostri errori o negare alla stampa e al pubblico i fatti che meritano di conoscere”.
Non desidero apporre in conclusione alcun commento articolato, soltanto ricordare che dichiarazioni del genere non avvengono per caso, ma sono il frutto di lunghe e attente meditazioni che hanno soltanto lo scopo di fare un servizio all’onestà e alla verità…ma come sappiamo la verità fa male e del resto l’uccisione del Presidente dimostra che queste ed altre sue idee progressiste avevano dato fastidio…molto fastidio.
Commenti
Montato ad arte.
Kennedy preannuniciava l'uso della segretezza, per quanto ignobile, in una guerra che che non si stava combattendo con mezzi ufficiali.
La Guerra FRedda.
Qui un estratto dal discorso COMPLETO: "I suoi preparativi non vengono resi pubblici, ma occultati. Ai suoi errori non vengono dedicati i titoli di testa, ma vengono nascosti. I dissidenti non sono elogiati, ma messi a tacere. Nessuna spesa viene messa in questione, nessuna indiscrezione pubblicata, nessun segreto svelato. In poche parole, la Guerra Fredda viene portata avanti con una disciplina di guerra che nessuna democrazia si augurerebbe o desidererebbe mai di eguagliare."
Alessandro Tesio
alessandrotesio.blogspot.com/2012/01/jfkennedy-e-il-new-world-order.html