Uno dei commenti: Israele è uno stato creato a tavolino per difendere gli interessi di pochi e per accontentare i desideri di pochi pazzi sionisti. Con la complicità dei potenti (ONU, USA e le grandi famiglie sioniste oltre che ad altri criminali) si sono accaparrati terreni palestinesi ammazzando le popolazioni locali...quello che sta accadendo è uno scempio e un genocidio ma ovviamente il popolo italiano, purtroppo oramai atrofizzato mentalmente, non vede più niente chiaramente. Basterebbe leggere qualche libro in più e avere un po' di senso critico invece di ammorbarsi con le cazzate propinate in TV ma pare non sia più possibile. All'italiano piace la schiavitù e l'ignoranza...è così dall'era dei tempi. Beata ignoranza... Di fronte al dramma dei palestinesi, non possiamo fare gran cosa, oltre a trasmettere le informazioni che ci giungono. Oltre a ciò, abbiamo un'arma, il boicottaggio. Infatti numerose imprese, Israeliane e no, sostengono la p...
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Anche nel secondo video il rimbombo confonde non poco considerando la dizione non perfetta dell'oratore.
L'oratore espone una teoria contorta e piuttosto "letteraria". Ad un profano come me sembra eccessiva. Il fascino dell'intrigo "giallo".
Sarebbe più credibile il sostenere che certi omicidi siano sacrifici rituali "satanisti"nella speranza di avere potere e fortuna.
Che esista una oligarchia sovrademocratica è purtroppo chiaro ma mirano solo ai soldi ed al potere come sempre senza tante complicazioni (le cose semplici sono quelle che funzionano meglio e più a lungo).
Quando non si ha reddito o un reddito sufficiente vuol dire che la società, o lo Stato, non dà nulla o dà troppo poco.
Dove la società o lo Stato in sua rappresentanza non dà abbastanza, pretendere tasse è furto e fatto coattivamente è estorsione.
Non siamo più al tempo del Re assoluto in cui le tasse erano sacre e fare la fame per il proprio Re veniva ricompensata con il paradiso. Ma tutt’oggi questo non sembra affatto chiaro a nessuno.
Il lavoro si può perdere magari a cinquant’anni, la salute anche ed allora ci si ritrova nei guai.
A questo punto, dopo sessant’anni, bisogna partire da una base ben precisa in cui chi non ha reddito sufficiente non deve pagare alcuna forma di tassazione perché altrimenti, non potendo recuperare le tasse con un reddito adeguato, finisce per pagare, lentamente, tutto per tutti.
Questa misura eviterebbe che lo Stato continui il cannibalismo dei poveri per poter mantenere gli “indispensabili” al suo funzionamento o i più fortunati.
Cannibalismo che permette e permetterà la sostenibilità del sistema in tempi di crisi economiche, energetiche e di sovrappopolazione (chi non ha abbastanza soldi o non si potrà sposare o naufraga il matrimonio e portano via anche l’unico figlio fatto in economia).
Lo Stato potrebbe garantire ai poveri i tre pasti giornalieri a € 1,53 totali (vitto del carcerato). Siccome non lo vuole fare bisogna pretendere, come minimo, il detassamento completo dei redditi insufficienti. Almeno la società potrà dire agli esclusi di non dovergli nulla (alla faccia del diritto al lavoro ed il dovere alla solidarietà che nessuno ha voluto e vuole osservare).
Sicuramente nessuno dice queste cose chiaramente perchè per compensare il mancato introito lo Stato finirebbe per aumentare molto le tasse dirette di chi può pagare.
Ma sarebbe colpire se stesso.
Lo Stato non siamo noi.
Poco importa se l’aumento delle tasse dirette sia un po’ come una giusta multa dello Stato alla società che ha eluso il diritto al lavoro o il dovere alla solidarietà costituzionale.
Diceva un antico saggio: “I poveri sono il pascolo dei ricchi” (Bibbia).
Il problema è che la maggioranza dei cittadini non vuole tanto partecipare (vedi assemblee condominiali dove si raggiunge il numero legale per miracolo, con le deleghe e dopo tante insistenze anche per discutere di spese ingenti di dubbia utilità) quanto guadagnare il più possibile senza dare una lira a nessuno. La cieca obbedienza a chi paga (o sembra essere quello che paga) non costa nulla, basta che paghi bene.
D’altronde con la verità si guadagna molto poco e la famiglia oggigiorno costa un sacco se non bisogna addirittura mantenerne due o tre dei precedenti divorzi.
Chi continuerà a tacere o a parlare a mezza bocca significa che gli piacciono molto i poveri e in fondo (che diamine!) non può migliorare un mondo che non vuole essere migliorato. In fondo è solo un lavoro.
Ma la libertà non la merita.