Il Movimento Federalista Europeo verso il Nuovo Ordine Mondiale
Destinazione Babele.
In effetti, la nascita dell’Euro è un’innovazione assolutamente straordinaria, un vero miracolo economico, se pensiamo che alla nuova moneta non corrisponde la sovranità di uno Stato vero e proprio. Il successo della nuova moneta, tuttavia, è stato ottenuto, paradossalmente, proprio perché la crescita europea era legata a quella americana, e non c’era bisogno di un intervento pubblico europeo per stimolarla. Per questa ragione, e proprio perché inconsapevolmente protetti dalla crescita americana, si sono sviluppati in Europa, sentimenti poco europei, più a favore delle piccole patrie e delle identità locali, spacciati per un’imitazione del liberalismo americano (per altro ignoto ai più e citato spesso a sproposito), anche se mancavano da noi proprio le condizioni favorevoli dovute, negli Usa, al potere del dollaro. Si sono, così, formati governi in Europa che coalizzano forze nazionaliste, quando non francamente razziste. Va ad onore del centro sinistra in Italia aver praticato una politica di sacrifici per costruire l’Euro, nonostante l’emergere di egoismi locali e di demagogie quasi peroniste, che, oggi al governo del nostro paese, esprimono una visibile freddezza nei confronti di tutto ciò che è europeo: la nostra vendetta è che l’Euro è ormai una realtà. Ora, con la crescita americana in stallo e con l’Euro che non si svaluta più, la nuova moneta ha però bisogno di una politica economica europea fondata sulla domanda interna, e non più sulle esportazioni. Può darsi che i governi europei di destra non lo capiscano, ma mi chiedo come i centristi francesi, tedeschi e olandesi possono evitare di sostenere una politica economica europea che rafforzi l’accettabilità internazionale dell’Euro e trovi l’accordo con gli Usa, due condizioni che possono sconfiggere il nuovo anti-europeismo.
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