Il Sud s'è desto!

“Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio”. - Giuseppe Garibaldi (da una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868)
“Lo stato italiano (leggasi sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti”. Antonio Gramsci - ( da Ordine Nuovo del 1920)
 

Le Due Sicilie erano lo Stato preunitario più prospero, nel quale l’emigrazione era sconosciuta e la cui popolazione non aveva alcun desiderio di unirsi alla restante parte della penisola. La sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e la sua politica di fiera indipendenza cozzavano contro gli interessi delle grandi potenze europee e dei Savoia.
Se i vertici dello Stato non furono capaci di arginare una unità d’Italia, una invasione, la piemontesizzazione imposta con la forza dei cannoni e del denaro corruttore, ci pensò il popolo a reagire con una guerriglia durata oltre dieci anni, che però è stata definita, in questo caso, “brigantaggio”.
Guai ai vinti! Ma è tale solo chi crede a verità preconfezionate dai vincitori e non possiede l’onestà intellettuale di accettare nuovi contributi di conoscenza. Che questo testo, documentato e passionale, veloce e immediato, possa arrivare al cuore di quanti anelano alla verità e alla indipendenza del Sud.

La storia proibita - Quando i piemontesi invasero il sud

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