Effetto nucleare ... a freddo
Scott Pelley, redattore della trasmissione "60 minutes", decide di verificare di persona il fenomeno conosciuto come "fusione fredda", ritenuto dalla scienza ufficiale "scienza spazzatura".
Pelley intervista così lo scienziato McKubre, che da 20 anni lavora nel campo e che, a suo dire, ha raggiunto ormai risultati innegabili e sorprendenti. La scienza ufficiale però respinge ogni sua dichiarazione senza nemmeno degnarsi di verificarla, avendo già deciso che la “scoperta” di Fleischmann e Pons, che risale al 1989, non avesse alcun fondamento scientifico.
A questo punto Pelley si presenta alla American Physical Society, l'associazione nel settore più importante d'America, per farsi consigliare uno scienziato indipendente che possa verificare il presunto "eccesso d'energia" dichiarato da coloro che sostengono la fusione fredda.
Gli viene suggerito Rob Duncan, uno scienziato esperto in misurazioni energetiche, che viene portato da Pelley a verificare il lavoro di un laboratorio israeliano, dove sembra si stiano ottenendo ottimi risultati con la fusione fredda.
Inizialmente scettico, Duncan si ritrova di fronte a risultati talmente sorprendenti da cambiare radicalmente la sua posizione in materia. Ma questo non impressiona minimamente scienziati "ufficiali" come Richard Garwin, uno dei fisici più rispettati al mondo, famoso per aver lavorato al progetto – “purtroppo di grande successo” - della bomba H.
"Io dubito, quindi la scienza dubita - dice in sintesi Garwin – McKubre e Duncan certamente si sbagliano”. Garwin si dichiara inoltre non interessato a studiare il fenomeno, perché "se non capiamo come funziona allora è inutile".
Come dire che bisogna studiare solo le cose che già si conoscono.
Curiosa dichiarazione per uno scienziato.
E pensare che altri suoi colleghi, evidentemente di diverso calibro, in passato hanno dichiarato:
Pelley intervista così lo scienziato McKubre, che da 20 anni lavora nel campo e che, a suo dire, ha raggiunto ormai risultati innegabili e sorprendenti. La scienza ufficiale però respinge ogni sua dichiarazione senza nemmeno degnarsi di verificarla, avendo già deciso che la “scoperta” di Fleischmann e Pons, che risale al 1989, non avesse alcun fondamento scientifico.
A questo punto Pelley si presenta alla American Physical Society, l'associazione nel settore più importante d'America, per farsi consigliare uno scienziato indipendente che possa verificare il presunto "eccesso d'energia" dichiarato da coloro che sostengono la fusione fredda.
Gli viene suggerito Rob Duncan, uno scienziato esperto in misurazioni energetiche, che viene portato da Pelley a verificare il lavoro di un laboratorio israeliano, dove sembra si stiano ottenendo ottimi risultati con la fusione fredda.
Inizialmente scettico, Duncan si ritrova di fronte a risultati talmente sorprendenti da cambiare radicalmente la sua posizione in materia. Ma questo non impressiona minimamente scienziati "ufficiali" come Richard Garwin, uno dei fisici più rispettati al mondo, famoso per aver lavorato al progetto – “purtroppo di grande successo” - della bomba H.
"Io dubito, quindi la scienza dubita - dice in sintesi Garwin – McKubre e Duncan certamente si sbagliano”. Garwin si dichiara inoltre non interessato a studiare il fenomeno, perché "se non capiamo come funziona allora è inutile".
Come dire che bisogna studiare solo le cose che già si conoscono.
Curiosa dichiarazione per uno scienziato.
E pensare che altri suoi colleghi, evidentemente di diverso calibro, in passato hanno dichiarato:
"Laddove c'è la difficoltà, è li che si trova l'opportunità" (Albert Einstein)
"L'anomalia è la chiave per accedere ad una nuova conoscenza" (Nikola Tesla)
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