Facebook un "media dell’odio"


Promosso come strumento della "rivoluzione" dai regimi occidentali, la realtà del sito della comunità Facebook è molto diversa per coloro che sono dalla parte sbagliata della "democrazia".
Infatti, la piattaforma diffonde da diverse settimane le pagine che incitano al linciaggio e all’assassinio di cittadini e funzionari siriani, accusati di essere favorevoli al loro governo definito "sanguinario".
Così la pagina anti shabiha invita ad inviare le coordinate e la descrizione completa di queste persone, considerate dagli autori della pagina come "nemici di Dio".
- Conoscete delle persone vicine a funzionari, soldati o che sono membri della loro famiglia?
- Potete fornire foto, nome e cognome, numero di telefono, luogo di residenza, colleghi di lavoro, l’identità dei figli?
Denunce e minacce non si limitano ai funzionari e all’esercito. Tutti i cittadini patriottici sono presi di mira. Così la pagina fornisce una lista di persone da uccidere, compresi anche tra gli altri il sindaco di un comune, l’allenatore di una squadra sportiva, ristoratori e commercianti. I responsabili delle "ONG" (sic) forniscono anche foto e indirizzi di chiunque sia accusato di dimostrare per il governo o di vestire T-shirt a favore del presidente Assad.
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