La Valle delle Piramidi Bosniache.
Le strutture scoperte a Visoko risultano essere realizzate con capacità architettoniche ed ingegneristiche molto avanzate, probabilmente provenienti da periodi storici differenti
Vincent Gambino - 17/09/2012
I valori delle civiltà del passato erano differenti da quelli della civiltà odierna ed alcuni aspetti della vita sociale erano considerati sacri ed accessibili solo a chi avesse determinati requisiti. L’architettura, la medicina, la legge e l’arte erano in stretta relazione e spesso coesistevano in un unico anelito dell’uomo verso il Divino.
Quello che stiamo vedendo emergere dalla “Valle delle Piramidi Bosniache”, non distante da Sarajevo, sembra portarci indietro tra le braccia di una simile civiltà. Le strutture scoperte a Visoko risultano essere realizzate con capacità architettoniche ed ingegneristiche molto avanzate, probabilmente provenienti da periodi storici differenti. La struttura nominata “Piramide del Sole” è costituita da grosse formazioni artificiali, blocchi di un conglomerato di pietre, sabbia ed altri minerali tenuti assieme da argilla come legante (tecnica simile a quella dei romani), così da creare un “cemento” di straordinaria durezza.
La “Piramide della Luna”, invece, presenta un insolito alternarsi di terrazzamenti piastrellati, alcuni in perfetto stato di conservazione. Recenti analisi dovrebbero confermare un età del monumento collocabile a circa 12.000 anni fa. Una delle caratteristiche più tipiche di un complesso piramidale è quella di un sistema di Tunnel sotterranei che di solito consentono l’accesso alle piramidi. A Visoko troviamo i tunnel Ravne, un complesso di tunnel-labirinto di grande interesse archeologico, la cui datazione, ancora superficiale, li collocherebbero tra i 3.000 ed i 32.000 anni fa. Nessun minerale di pregio nella zona giustificherebbe l’esistenza dei tunnel Ravne come tunnel minerari, inoltre, questi tunnel apparivano riempiti con terra e sabbia per bloccarne l’accesso, stesso procedimento utilizzato per molti siti sacri del passato: quando la loro funzione terminava ne venivano sigillati gli accessi. Abbiamo intervistato Nenad M. Djurdjevic, che ci ha raccontato cosa è cambiato in questi anni di scavi.
Quello che stiamo vedendo emergere dalla “Valle delle Piramidi Bosniache”, non distante da Sarajevo, sembra portarci indietro tra le braccia di una simile civiltà. Le strutture scoperte a Visoko risultano essere realizzate con capacità architettoniche ed ingegneristiche molto avanzate, probabilmente provenienti da periodi storici differenti. La struttura nominata “Piramide del Sole” è costituita da grosse formazioni artificiali, blocchi di un conglomerato di pietre, sabbia ed altri minerali tenuti assieme da argilla come legante (tecnica simile a quella dei romani), così da creare un “cemento” di straordinaria durezza.
La “Piramide della Luna”, invece, presenta un insolito alternarsi di terrazzamenti piastrellati, alcuni in perfetto stato di conservazione. Recenti analisi dovrebbero confermare un età del monumento collocabile a circa 12.000 anni fa. Una delle caratteristiche più tipiche di un complesso piramidale è quella di un sistema di Tunnel sotterranei che di solito consentono l’accesso alle piramidi. A Visoko troviamo i tunnel Ravne, un complesso di tunnel-labirinto di grande interesse archeologico, la cui datazione, ancora superficiale, li collocherebbero tra i 3.000 ed i 32.000 anni fa. Nessun minerale di pregio nella zona giustificherebbe l’esistenza dei tunnel Ravne come tunnel minerari, inoltre, questi tunnel apparivano riempiti con terra e sabbia per bloccarne l’accesso, stesso procedimento utilizzato per molti siti sacri del passato: quando la loro funzione terminava ne venivano sigillati gli accessi. Abbiamo intervistato Nenad M. Djurdjevic, che ci ha raccontato cosa è cambiato in questi anni di scavi.
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