Monsanto. Roundup, OGM e Obama.
Monsanto dei veleni, ma gli ogm in sé non c’entrano
Tutto ciò che sai è falso. Questo era il titolo di un libro comparso
alcuni anni fa e che collezionava molte narrazioni del mondo che il
capitalismo diffondeva, comprese anche quelle anticapitalistiche e
tuttavia funzionali in qualche modo a nascondere i veri meccanismi di
azione e dunque a preservarli. Ed è successo anche oggi, quando è giunta
la notizia di una ricerca francese da cui risulta la pericolosità a
lungo termine di un erbicida della Monsanto a base di glifosato: il
Roundup, Subito si è scatenata la polemica incredibilmente non contro
l’erbicida, ma contro gli ogm che in realtà non c’entrano nulla in sé,
ma hanno un nesso solo con la politica demenziale di una multinazionale
dell’alimentazione e della fame insieme. Alla Monsanto, come alla
Genetch fa del resto gioco una certa avversione agli ogm: evita loro il
pericolo di avere concorrenti.
Ora quello che avete letto sui giornali on line e quello che
sentirete in televisione, è un pastrocchio che al tempo stesso attira
l’attenzione dalla parte sbagliata e nel contempo nasconde le vere e
responsabilità della Monsanto e il suo cinismo. Va detto che il mais
Nk603, quello sotto accusa è – come parecchie altre “creazioni” della
Monsanto – un mais modificato nel senso che resiste all’applicazione di
erbicidi a base di glifosato, cioè quelli chiamati Roundup ready. Questi
erbicidi hanno la caratteristica di essere assorbiti dall’impianto
foliare, ma di diffondersi anche alle radici e ad altre strutture della
pianta. Il fatto che il mais in questione sia resistente permette di
usarli con grande abbondanza anche durante la crescita del granturco e
non solo prima, realizzando così un risparmio economico per il
coltivatore, ma anche una abbondante persistenza nelle parti della
pianta stessa dopo il raccolto.
E già più di vent’anni che i glifosati sono tema di un dibattito
scientifico tra chi dice che provoca una certa percentuale di
malformazioni negli animali alimentati con vegetali che lo contengono e
chi invece (come alcuni studi commissionati dalla Ue nel 2001, quelli
evidentemente contestati dall’attuale ricerca) nega il ruolo
dell’erbicida. Certo, il fatto che il mais Nk603, sia riservato
all’alimentazione animale forse non deriva solo dal suo sapore o dalla
sua scarsa presentazione, ma probabilmente dal rischio di
un’alimentazione diretta. Gli animali di cui ci alimentaiamo del resto –
seguendo la ricerca francese – sono macellati troppo presto per dare
segni evidenti di patologie derivate dal glifosato che inibisce un
enzima, l’Epsp sintasi.
In ogni caso è chiaro che in questa situazione quanto meno di
incertezza, arrivare a concepire un ogm, non perché resista a certi
parassiti o a condizioni climatiche avverse, a determinati virus o agli
stessi infestanti, ma solo al glifosato per realizzare un doppio
profitto, la vendita dei semi e insieme dell’erbicida, anch’esso della
Monsanto, è semplicemente allucinante. Tuttavia questo non riguarda
affatto gli ogm in generale, ma solo il pesticida e soprattutto quella
logica di profitto che fa nascere queste mostruose operazioni. Però se
la cosa si risolvesse solo come una nuova ondata di acritica ostilità
agli ogm, come pare si stia verificando, avremmo tre effetti:
continueremmo ugualmente a mangiarli e non a produrli, il glifosato
continuerebbe ad essere usato anche per le colture non ogm, sia pure con
metodologie diverse, mentre la Monsanto e compari continueranno ad
avere il controllo assoluto sulle operazioni da gabinetto del dottor
Mabuse che mettono in piedi per guadagnare il massimo possibile dalla
necessità di cibo.
Forse conviene ammettere gli ogm e mettere loro dei limiti che non
consentano operazioni di questo tipo. Ammetterli per aumentare la
produzione, non solo perché resistano ai veleni e possano quindi esserne
irrorati a volontà. Per il cibo insomma, non per il profitto.
OBAMA MONSANTO OGM LO ZYCLON B DE NOIANTRI
Il presidente OBAMA
ha riempito i posti chiave con le persone della Monsanto, nelle agenzie
federali che esercitano una forza tremenda in questioni alimentari,
l'USDA e la FDA:
All' USDA, come il direttore dell'Istituto Nazionale di Alimentazione e l'Agricoltura, Roger Beachy, ex direttore della Monsanto Danforth Center.
Come vice commissario della FDA, , il famigerato Michael Taylor, ex vice-presidente per le politiche pubbliche per la Monsanto.Taylor
aveva contribuito a ottenere l'approvazione per l'ormone geneticamente
modificato della crescita bovina messo a punto dalla Monsanto.
Come
commissario della USDA, governatore dell'Iowa, Tom Vilsack. Vilsack ha
istituito un gruppo nazionale, un partenariato sulla Biotecnologia dei
governatori,istituendo un premio annuo al miglior governatore
finanziato dalla Biotechnology Industry Organization, di cui fa parte
anche la Monsanto.
Il
nuovo Rappresentante commercio Agricoltura, che avrebbe spinto gli OGM
per l'esportazione, l'Islam Siddiqui, un ex lobbista della Monsanto.
Il Consigliere per la nuova USDA, Ramona Romero,ex consulente aziendale per un altro gigante del biotech,la DuPont.
Il nuovo capo della USAID, Rajiv Shah, che aveva preziosamente lavorato in posizioni chiave per la Bill and Melinda Gates Foundation, uno dei principali finanziatori della ricerca agricoltura OGM.
Dobbiamo
anche ricordare che il segretario di Stato di Obama, Hillary Clinton,
ha lavorato per lo studio legale Rose. Questo studio è stato consigliere
della Monsanto.
Obama inoltre ha nominato Elena Kagan alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Kagan, come procuratore generale federale, aveva in precedenza sostenuto per la Monsanto nel Monsanto v Geertson davanti alla Corte Suprema un caso riguardante un seme OGM.
Monsanto OGM erba medica.
Monsanto OGM barbabietole da zucchero.
Monsanto OGM Bt soia.
Prossimamente: dolce mais OGM della Monsanto.
Syngenta mais OGM per l'etanolo.
Syngenta OGM impilati mais.
Pioneer soia OGM.
Syngenta cotone Bt OGM.
Bayer OGM cotone.
ATryn, un anti-coagulazione agente dal latte di capre transgeniche.
Un ceppo di papaya OGM.
E forse, presto, geneticamente salmone e mele.
Si tratta di una parata straordinaria. Essa, infatti, rende Barack Obama il politico più OGM dedicatoin America.
Non hanno raggiunto questa posizione a causa di errori o sviste. Obama è stato, da sempre, un agente invisibile per conto della Monsanto, delle biotecnologie,degli OGM, e del controllo aziendale della futura agricoltura.
Da questo punto di vista, la campagna di Michelle Obama per i giardini domestici e del cibo pulito e nutriente appare improvvisamente come un diversivo, una storia di copertura per oscurare ciò che il marito ha effettivamente fatto.
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