Per la presidenza UE? Prima dimostra di aver le carte in regola al Bilderberg.


Il presidente permanete della nuova Unione Europea il premier belga Herman Van Rompuy - membro del partito dei Cristiani Democratici Fiamminghi.


[Qualche giorno fa] Un'informazione particolarmente interessante, anche se passata in sordina nei media economici belga:

Il primo ministro belga, Herman Van Rompuy (democristiano), fra i nominati alla presidenza dell'Unione europea, ha presentato il suo programma al "molto democratico" Bilderberg Group.
Come al tempo in cui i presidenti del Consiglio dovevano presentare i loro programmi per farli validare dagli azionisti della Banca di Francia negli anni '30.
[...]
Il Gruppo Bilderberg è in connessione con la Commissione Trilaterale, presieduta da Rockefeller, e la European Round Table, la lobby delle multinazionali presenti in Europa, la qualcosa aumenta ulteriormente l'influenza di queste reti di potere.
Di cosa discutono? E' difficile dirlo esattamente, perché gli incontri sono assolutamente riservati anche se vi sono state alcune fughe di notizie e alcune dichiarazioni sensazionali di coloro che hanno partecipato alla riunione.
Fondamentalmente, essi parlano di questioni globali, economiche, politiche, militari e sociali. Fin dall'inizio, il Bilderberg ha avuto una grande influenza sulle decisioni europee.

Nel 2009, hanno parlato del trattato di Lisbona e come farlo ingoiare all'Irlanda; della tassa globale sul carbonio, dell'Iran, e dell'influenza H1N1 ... E noi sappiamo che gran parte delle loro previsioni alla fine accadono. Poiché non sono "previsioni" ma piuttosto un programma per un governo globale.

Quando il Bilderberg sceglie i leader dell'Europa.

Ufficialmente il Bilderberg è un incontro amicale fra gente di alto rango. In realtà, ci rendiamo conto che vi sono prese delle decisioni come linee guida per la politica e l'economia internazionale.

Ora veniamo a sapere che uno dei candidati per la Presidenza dell'Unione europea, il primo ministro belga, venuto dal nulla, Herman Van Rompuy, si è recato questo fine settimana per spiegarsi col gruppo Bilderberg, e ha parlato di una tassa verde made in Europa.
Secondo RTBF (radio belga di lingua francese) "le sue intenzioni ora circolano in tutte le capitali europee a rischio di compromettere le sue chance nella corsa per la presidenza dell'Unione, pochi giorni prima del vertice straordinario dell'Unione Europea del 19 novembre"prova che l'influenza del Bilderberg e le sue reti non sono un mito.

Ma Van Rompuy è abbastanza vicino al visconte belga Etienne Davignon, segretario del Bilderberg da quasi quaranta anni, un membro del European Round Table of Industrialist, ponte della Société Générale e ex vice presidente della Commissione Europea, che frequenta nel King's Crown Consiglio dove ritroviamo l'élite politica belga.
Forse questo signore non sarà eletto. Ma che sia un incontro assolutamente informale dell' 'elite' del mondo finanziario e politico che scelga il candidato è inaccettabile. Questo non è più di un bel "deficit democratico", ma un'oligarchia!
Per inciso, notiamo che è la prima volta che sentiamo parlare di una riunione del Bilderberg al di fuori del grande incontro annuale che si svolge tra aprile-giugno.
C'è l'urgenza di nominare un leader maximo per l'Europa?
Siamo già nella fase terminale del processo verso un governo mondiale?

Inoltre, è anche la prima volta che i media nazionali belga parlano apertamente del Bilderberg e del suo ruolo.
Ma questo non è rassicurante: se i media parlano del Bilderberg, si guardano bene dal criticarlo e tanto meno la sua azione antidemocratica.
Noi siamo di fronte a una usurpazione della sovranità popolare, che tuttavia è alla base "del patto repubblicano" in nome del quale il popolo accetta di eleggere dei rappresentanti.
Gli altri candidati alla presidenza europea, l'inglese David Miliband o l'ex primo ministro olandese Balkenende sono anch'essi del Bilderberg. A tal punto che alcuni chiedono che ogni paese nomini chiaramente i propri candidati, e non quelli del Bilderberg o della Trilaterale.



Strana sensazione, ho il sentimento che, soprattutto, niente migliorerà, anzi. Le élite hanno il gioco in mano e non vogliono perderlo dopo 60 anni di lavoro per arrivarci.
La saga europea continua ad allontanare le decisioni dalla popolazione, a quando il punto di non ritorno?

Nota del redattore: "Van Rompuy non ha presentato la sua idea di tassa ecologica al Gruppo Bilderberg", ha detto, Domenica, 15 novembre, il suo portavoce.

Commenti

Ron ha detto…
Giuditta, a complemento del tuo post, secondo anche quello che dice Borghezio su il padano
http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=2248

”Van Rompuy ha ritenuto addirittura di doversi presentare giovedì scorso [12/11 nel castello Hertoginnedal Bruxelles ndr] davanti a una riunione del Bilderberg Club [presente, ovviamente, Henry Kissinger ndr] durante un incontro conviviale a Val-Duchesse per presentare la sua visione dell'Europa: è chiaro che si tratta di un uomo legato mani e piedi alla super lobby politico-finanziaria mondialista”.
Ron ha detto…
Giuditta questo però è troppo, guarda come viene presentato su wikipedia, in cui si afferma si che è stato nominato dal Bildelberg, ma presentando quest'ultimo come se fosse un consiglio di saggi e non di schifosi massoni che non sono nè eletti dal popolo, nè perseguono gli obiettivi delle genti delle nazioni.

http://it.wikipedia.org/wiki/Herman_Van_Rompuy
Giuditta ha detto…
Grazie Ron! Non ci posso credere, sono riusciti a fare quello che volevano! Siamo arrivati al punto di non ritorno?

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