Draghi Imperatore d'Europa

In occasione dell'apertura dei Giochi Olimpici abbiamo analizzato attentamente le azioni e le dichiarazioni di Draghi. Ci siamo subito resi conto che qualcosa di importante stava accadendo e che «il gioco stava cambiando».

La prova, il nostro titolo molto incisivo (Colpo di stato di  Draghi / Draghi sta cercando di prendere il potere), che contrastava con i commenti della stampa ufficiale, che, in un primo momento, ha ritenuto che Draghi stesse bluffando.
I mercati, per qualche giorno esitanti, ci hanno poi dato ragione, i propositi e le reazioni dei politici in seguito hanno confermato il tutto.
Il punto veramente importante, insistiamo, è la presa di potere di Draghi. Il capo della BCE ha deciso che era giunto il momento di occupare un posto vuoto. Draghi mira a far divenire la BCE simile alla FED americana. Vuole lo stesso margine di manovra che Bernanke, avere la possibilità di essere il salvatore di ultima istanza. Ma lui ha qualcosa di più che Bernanke, ha la possibilità di appropriarsi del potere politico. Draghi ei suoi complici della BCE si sono resi conto che avevano, di fronte ad un insieme europeo eterogeneo e discordante, una carta da giocare.
Questa carta è quella che la BCE ha giocato con l'Italia. Cessando di acquistare sul mercato secondario i titoli italiani, la BCE è stata in grado di cacciare Berlusconi. Con l'aiuto di ben pensanti non molto democratici, va detto.  
Questo gli ha dato delle idee. Se la BCE prende il controllo degli acquisti di titoli sovrani degli appestati, poi altri ancora, e perché no, sul mercato secondario, allora può fare il bello e il cattivo tempo, dettare le condizioni, dire quello che vuole.
La BCE, se le diamo questi diritti, avrà più potere della Merkel. Quest'ultima ha tentato di dettare la sua legge ai paesi del Sud, ma questi hanno ricambiato il ricatto minacciando l'Apocalisse. La Merkel non aveva i mezzi di persuasione che avrà Draghi, cioè la capacità di manovrare con destrezza, difendere una cosa e il suo contrario.
Merkel non ha avuto il bastone, né la carota di Draghi. I suoi mezzi erano limitati in termini di flessibilità e quantità. Si noti che non vogliamo parlare di intelligenza, perché non ritieniamo che Draghi sia intelligente, è solo furbo, astuto. Egli ha il vizio e il machiavellismo del potere.
Inoltre, ci sono persone che ritengono che la dittatura della BCE e la sua banda non sarà sufficiente, vogliono in più dar loro il diritto di monitorare e controllare il sistema bancario. Dare il diritto di controllare il sistema bancario ai complici dei banchieri!  Dare la chiave dell'ovile ai lupi.

Recenti indiscrezioni del deputato europeo Jean-Paul Gauzès suggeriscono che Draghi inizialmente infilerà il piede nella porta come un venditore a domicilio, per proporre che degli acquisti di obbligazioni con scadenze a breve, bella forza.
Da un lato, esso disinnescherà le critiche di chi dice che si tratta di un finanziamento monetario dei governi, e questo dara' adito a dubbi .
Dall'altro, indebolirà gli appestati. eEssendo il supporto di breve durata, saranno più dipendenti, più docili, più compiacenti e obbedienti.
Solo acquisti su scadenze più lunghe danno al paese una reale margine di manovra. In caso contrario, è la precarietà. Immaginate la vostra libertà difronte un banchiere che può tagliarvi gli alimenti ogni mese.

Secondo indiscrezioni di parlamentari europei che hanno assistito ad un discorso di Mario Draghi lunedì, gli acquisti dunque non  erano che obbligazioni con una scadenza inferiore a tre anni. Per Asoka Wöhrmann, direttore degli investimenti della DWS, questa strategia dovrebbe consentire alla BCE di rafforzare la sua posizione sui leader politici.
"Una obbliigazione a dieci anni si estende su due legislazioni nella maggior parte dei paesi, ha detto, il che rende meno vincolanti gli impegni presi dai governi."
Prestando a breve termine, la BCE darebbe un po' di respiro agli Stati Uniti, mantenendo allo stesso tempo la pressione per indurli a ridurre il loro debito pubblico.
"Questo consentirebbe anche alla BCE di terminare il suo programma rapidamente, in caso di non conformità",
dice Asoka Wöhrmann. E in effetti, Mario Draghi vuole che l'aiuto concesso sia soggetto a condizioni, quali l'attuazione di riforme strutturali e di bilancio.
La speranza di un intervento mirato della Banca centrale europea (BCE), ha ridotto il tasso di prestito a breve termine dei paesi più vulnerabili della zona euro, una manna transitoria per questi stati, ma che in fondo non risolve i loro problemi finanziari.
Il movimento è spettacolare: i tassi a 2 anni della Spagna sono scesi martedì al 3%, mentre a fine luglio erano ancora superiori al 7%. A sua volta,  i tassi a 2 anni dell'Italia erano del 2%, contro il 5% un po' più di un mese fa. Questo declino è  cosi' importante anche per le scadenze più brevi (alcuni mesi) e si estende anche a paesi come la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo. Il problema di questi paesi è che sono proporzionalmente molto indebitati a più lungo termine, con una media di 7 anni a 8 anni per la Spagna e l'Italia.
Con Draghi al timone, i governi devono fare attenzione. Se accettano il piano di un uomo dell'Internazionale della Banca, beh, allora, il termine "la paura del Muro dell'Argento"avrà un significato
(NDT. Il termine Muro dell'Argento è un'espressione che, negli anni '20, indicava l'opposizione del mondo bancario e finanziario a tutte le riforme economiche e sociali in Francia. E'stata utilizzata la prima volta da Édouard Herriot quando era ministro del  Cartel des gauches nel 1924 per spiegare l'ostilità del sistema bancario e finanziario la cui sfiducia aggravava le difficoltà finanziarie che conobbe il suo governo (fuga di capitali, svalutazione del franco, tesoro pubblico quasi a zero, ecc.)

L'errore di coloro che sono contro questo abbandono del potere politico alla Banca è nel non osare decostruire, smontare il mito dell'impossibilità del break up dell'euro, il mito dell'impossibilità dello scioglimento definitivo della moneta unica europea
Si lasciano prendere per il naso, intossicare. Il break up dell'euro è possibile senza disastri. Certamente non senza dolore, ma il dolore a breve termine è certamente preferibile a ciò che ci attende a lungo termine. Riflettete su tutte le menzogne ​​accumulate dall'inizio della crisi, e tutte le affermazioni che sono state smentite.

Articolo originale:
AChaud!!!! du Jeudi 6 septembre 2012: Draghi Empereur d’Europe ou “l’irrésistible ascension d’Arturo Draghi” par Bruno Bertez
traduzione di Giuditta per TUTTOUNO.

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