BP e la marea nera una frode diabolica!!??

Da qualche tempo si sentiva "puzza di bruciato". Troppe coincidenze, troppe similitudini con altri affari.
Ricordate ad esempio questa storica e immonda manipolazione:
THE FAKED 15-YO KUWAITI GIRL TESTIMONY BEFORE CONGRESS, 1990
La madre di tutte le bugie
E questa manipolazione: Ecco come funziona la frode della CO2.
Per non parlare della SUINA del 11 SETTEMBRE...

Ecco un'altra immonda manipolazione (lo so, anche io sono stata una pedina, purtroppo, perdonatemi):

BP. Un tappo per ingannare la Borsa.

Il dirigente della BP ha venduto le sue azioni della compagnia petrolifera circa un mese prima dell'esplosione della piattaforma

BP e la catastrofe mondiale.

ecc. ecc.
E infine, per chiarirci le idee:

IL PETROLIO USATO COME PRETESTO PER IL COREXIT?

Articolo di KEN PRICE pubblicato il 28 luglio 2010 su henrymakow.com - Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO - Titolo originale "Oil Used as a Pretext for Corexit"?

La storia di Mathew Simmons (che il pozzo di petrolio non è mai stato sigillato e che si sta ancora espandendo a tutta velocità) è stata considerata essere una frode fuorviante [Price & Makow.com ci sono cascati. Le nostre scuse.]. Sembra che lo scopo di questa “rivelazione” fosse quello di farci credere che la causa principale di morte nella regione del Golfo fossero le emissioni di metano ed il petrolio abiotico, QUANDO DI FATTO, la causa letale è il corexit.

Ora sembra che non abbiamo una perdita di petrolio, ma di catrame. Continuerò a parlare di queste cose, ma mentre andate avanti con la lettura troverete delle buoni ragioni per credere che quello che è davvero fuoriuscito è il prodotto di un vulcano di asfalto, e che potrebbe essere stata una normale infiltrazione di tale materiale.

Quindi, questo è quanto ci è rimasto per andare avanti:

1. Il corexit è letale. È stato provato nel disastro della Valdez ed è risaputo accorciare la vita di tutti coloro che vi lavorano vicino e che lo respirano. Non sarebbe dovuto più essere stato usato.

2. Continuate a restare lontani dalle aree lungo la costa. Non fate bagni nell’acqua.

3. Stanno dando in pasto al pubblico una massiccia illusione mediatica. Questo è stato portato alla luce da quanto segue:

foto ritoccate dell’ipotetica copertura del pozzo;
foto ritoccate dell’ipotetico “centro di comando” della BP;
nessuna richiamata dall’ipotetico “centro di soccorso” della BP;
gli staff di pulizia del terreno che lasciano la scena un’ora dopo la partenza del presidente dall’area da lui visitata;
fino a due piedi di sabbia trasportata e scaricata durante la notte sulle spiagge di fronte ai resort in modo da far risultare buone le foto del giorno dopo;
accesso vietato al pubblico alla maggior parte delle spiagge oltre a quello di parlare con qualsiasi impiegato delle pulizie, volare sopra la regione del Golfo, fare fotografie alla BP o ai lavoratori, accedere ai registri (quanti agenti disperdenti, cosa c’è dentro, ecc.);
poche persone sanno qualcosa sulle migliaia di lavoratori che si sono ammalati lavorando sulle coste e sulle barche in mare.

Che casino di inchiesta!

4. Pochissimo petrolio ha colpito le spiagge costiere del Golfo e questo dopo giorni di forte vento dal sud. Quindi, tanto per cominciare, se il petrolio fosse mai stato lì, agenti disperdenti o no, ora raggiungerebbe le coste. Quello che ha toccato le spiagge è stato prevalentemente catrame, e complessivamente, dopo tutto questo tempo, le quantità sono state minuscole. Alcune foto hanno mostrato il “petrolio” di un colore rossastro, altre bianco.

L’ultima ipotesi è questa: la piattaforma della Deep Horizon ha trivellato attraverso un deposito di argilla ed uno di asfalto. Questo significa che l’evento è stato alquanto gonfiato, che il profondo pozzo all’interno della più grande riserva di petrolio mai scoperta chiuso a 100.000 psi di pressione non ha mai costituito una minaccia. Significherebbe anche che NON c’è un massiccio flusso di petrolio abiotico tossico che uccide gli oceani. Questo potrebbe significare che è stata un tattica di terrore data in pasto al pubblico per giustificare l’uso del corexit letale.

Non c’è davvero assolutamente alcuna ragione per cui la zona dovrebbe essere talmente inaccessibile ai visitatori se non quella di nasconderci ciò che sta veramente succedendo. Non c’era alcuna ragione per permettere alla BP di controllare questa situazione sin dall’inizio e già più di 80 giorni prima dell’ipotetica “copertura” del pozzo, senza che ognuno dei maggiori leader mondiali gridasse agli USA di agire immediatamente per fermare l’avvelenamento dei mari del mondo.

Non so cosa sta veramente succedendo o quale sia il piano. Da come appaiono le cose al momento, somiglia tanto ad uno scenario da uragano Katrina che conduce all’evacuzione-ricollocamento permanenti della popolazione con basso reddito e ad un possibile nuovo sviluppo della regione. Dipende tutto dall’entità del danno, a breve e lungo termine, causato dall’impiego generoso di corexit. Potrebbe esserci uno scarico massiccio di rifiuti tossici accumulati sul posto di lavoro di centinaia di migliaia di residenti insospettosi nel Golfo.

Un’altro motivo possibile include:

causare una moratoria sulla trivellazione in alto mare, cosicché possano poi piangere per una futura carenza (ed alzare i prezzi);
causare un cataclisma da usare come causa per il collasso economico degli USA (Chernobyl ha portato avanti il collasso dell’URSS per cinque anni);
diffondere una malattia biologica (spopolamento);
far collassare l’economia del Medio Oriente, il quale ha prestiti così ingenti che alcuni dei Paesi hanno bisogno di greggio a più di 100 dollari al barile solo per sopravvivere agli interessi. Questo “occhio pesto” che l’industria del petrolio deve ora sopportare potrebbe portare alla riduzione della domanda e della dipendenza da petrolio (non è una delle mie ipotesi);
costringere il mondo a cambiare fonti di energia. In questo modo potrebbero facri ricostruire da capo il sistema dei trasporti, e capitalizzarci e tassarci ad ogni stadio del cammino (vorrei vedere il giorno in cui accadrà!);
cambiare il clima della Costa Orientale delgi USA e/o Inghilterra, Olanda, ecc.
cambiare i flussi della corrente del Golfo;
dare una ragione per un “intervento di emergenza”, che avviene sotto forma di presa di controllo militare (come ad Haiti), questa volta su scala più ampia, comprendendo Cuba e tutte le isole della regione del Golfo;

Come parte di un piano mondiale più ampio, al momento sono confermate delle perdite di petrolio in Cina, nel Mare del Nord, nel Mar Rosso ed ora anche una falla in un gasdotto che disperde 840.000 galloni nel fiume Kalamazoo in Michigan.

“Perchè le perdite di petrolio all’improvviso capitano in maniera constante, in tutto il mondo? Solo quest’anno, l’ambiente ha subito un duro colpo senza precedenti solo dall’industria petrolifera”. (Meta Ocean Research)

Nel mio ultimo aggiornamento ho menzionato un secondo pozzo che sta disperdendo nel Golfo, vicino la Deepwater Horizon, e che l’entità della fuoriuscita è stata solo definita come “più piccola di quella della Deepwater Horizon”. Vedo riunirsi un mucchio di confusione nei prossimi giorni e fra qualche anno forse negheranno ancora che il terribile incidente della BP è stata la causa principale della rovina dei mari, vista da una prospettiva a livello globale.

Questi ultimi incidenti servono alla creazione di una “negabilità plausibile” o fanno parte di un piano più ampio?

La ricerca della verità non si ferma mai. Spero questo vi aiuti nella vostra.




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Commento di Corrado curatore del blog La Scienza Marcia e la Menzogna Globale:

Quando mi hanno segnalato le affermazioni di Simmonds non sono riuscito a dar loro fiducia, venivano da una persona troppo addentro al sistema di potere, quando ho letto la testimonianza di una signora (Kindra Arnesen) che nel denunciare le tossiche esalazioni causate dalla fuoriuscita del petrolio ho storto un po' il naso leggendo che essa chiedeva un intervento straordinario per l'evacuzione di milioni di persone che vivono lungo la costa, un progetto tanto caro ai gestori del Nuovo Ordine Mondiale (Katrina docet).

Quando ho poi letto che la valente giornalista J. Burgermeister ha avuto la stessa opinione ho avuto la conferma che qualcuno poteva avere interesse ad esagerare il danno (che comunque c'è stato) per giustificare da una parte l'evacuzione e dall'altra l'uso di ingenti quantità di prodotti chimici dispersi in quella zona, insomma per portare avanti un programma del tutto in linea con quello delle scie chimiche.

Del resto suona molto strano che quella madre di famiglia abbia davvero avuto tutti i permessi per visionare le operazioni messe in atto dalle istituzioni e poi sia stata libera di criticarle a tutto spiano; sembra molto più probabile che il tutto si riconduca ad una sapiente regia.

Non è un caso il fatto che qualcuno sfrutti l'opinione di J. Burgermeister su questa vicenda per metterla in cattiva luce, cercando di farla apparire come una giornalista che nasconde dei gravi fatti invece di denunciarli, e cercando quindi di far credere che in lei siano avvenuti dei cambiamenti in concomitanza con la sua presunta "follia" (una follia quanto mai opportuna per le istituzioni che vogliono chiudere la bocca a lei e ad altri blogger austriaci).

Il commento qui sotto è presente su un sito con cui una volta J. Burgermeister collaborava; adesso invece il gestore del sito dopo un "litigio" con la giornalista non si perita di dire che sembra impazzita, facendo così il gioco del potere che intende chiuderle la bocca utilizzando l'arma della psichiatria (non avendo altra possibilità visto che la documentazione da lei raccolta sulla truffa dell'influenza suina e dei relativi vaccini è assolutamente inattaccabile).

Nota bene: i miei commenti su quel sito vengono rigorosamente censurati, mentre quelli che gettano discredito su J. Burgermeister no, e questa la dice lunga.

Ma di questa squallida storia parleremo in un prossimo articolo.

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